Il progetto

Lo scopo del progetto INTERFACE è supportare le comunità fragili nella ricerca di risposte innovative e imprenditoriali ai problemi che le riguardano. Le comunità fragili sono comunità urbane e rurali (quartieri, città e villaggi) che hanno subito un persistente declino demografico, economico e sociale – un problema che è diventato una preoccupazione politica in tutti i paesi europei.

L’approccio a partire dalle “comunità fragili” deriva dall’Islanda, dove questo approccio dal basso è stato applicato in varie comunità colpite dallo spopolamento. L’idea principale è quella di stimolare e attivare le risorse della comunità, avviando un processo di base accompagnato da coach e formatori che consenta ai membri delle comunità di trovare soluzioni innovative e imprenditoriali per il miglioramento delle loro condizioni di vita.

Il progetto INTERFACE si è inoltre basato sul curriculum e sui materiali di formazione sviluppati nell’ambito del progetto FIERE (” Furthering Innovative Entrepreneurial Regions of Europe “). Questi materiali sono stati ulteriormente sviluppati nel progetto INTERFACE e la partnership ha creato e implementato un programma di coaching a lungo termine per i membri della comunità e i rappresentanti delle autorità locali.

Il principio chiave del coaching è un processo creativo che ispira i beneficiari a massimizzare il loro potenziale personale e professionale. Il ruolo del coach è quello di porre domande ed essere appassionato nell’aiutare le persone a perseguire le proprie soluzioni, garantendo e sottolineando la proprietà e la responsabilità dei clienti delle proprie idee e soluzioni. Questo approccio è stato cruciale, poiché il focus del progetto INTERFACE è stato sull’auto-potenziamento delle fragili comunità che si sforzano di definire e raggiungere i propri obiettivi.